Great docs & support

Benvenuti nel nostro nuovo sito web istituzionale.

Questo sito offre all'utenza esterna tutti i servizi previsti dalla normativa vigente: gli adempimenti amministrativi sono infatti facilmente consultabili dalla gestione prevista dai regolamenti in materia. Ulteriori servizi come integrazione ai social network, aree tematiche, aree riservate e servizi tipici del web 2.0 sono già presenti o in corso di realizzazione. La visualizzazione di tale sito è possibile anche da dispositivo mobile (tablet, smartphone). Buona navigazione a tutti!

 
Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

  

Tanti pezzettini di stoffa quante sono le classi del 1° Circolo Didattico “don Pietro Pappagallo”, diversi per colore e ordito, uniti in una coperta policroma come la pace, hanno accolto i relatori della seconda edizione di Note di Pace dal titolo Tessiamo l'amicizia: "In  Primavera, di libertà".

Una tavola rotonda tenutasi il 29 marzo 2019, organizzata per ricordare e commemorare il martire terlizzese il sacerdote don Pietro Pappagallo.

La manifestazione, organizzata in ogni dettaglio dalle funzioni strumentali e da Flora Prisciandaro, docente di IRC, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini che avvertono l’urgenza di coniugare la pace in nuovi stili di vita: “Memoria e consapevolezza – ha detto il Dirigente Scolastico, prof. Francesco Catalano – sono competenze necessarie per l’esercizio della cittadinanza attiva e la scuola è luogo primario dove insegnare a condividere valori umani inalienabili”.

 

Così la comunità scolastica e quella terlizzese si sono raccolte attorno a due testimoni che hanno creduto e credono nella pace, nella possibilità di viverla nel quotidiano fatto di progetti, delusioni, coraggio e impegno sino a sacrificare la vita.

Il primo faro di luce della serata è stato don Pietro Pappagallo, un prete, un eroe che speriamo di vedere presto agli onori degli altari. Un giusto tra le nazioni che nella Roma degli anni ‘40 si mise a servizio degli ultimi, dei lavoratori sfruttati, degli ebrei perseguitati, conducendo la sua buona battaglia tessendo una rete di cura e di attenzione all’altro in modo indiscriminato, al di là delle ideologie, del credo religioso, del colore della pelle, della razza, della cultura, senza abbracciare armi.

 

Uomo giusto tra le nazioni: “giusto – ha detto Renato Brucoli, giornalista di prossimità, editore, scrittore e autore di un recente saggio In primavera, di libertà- perché capace di rinunciare al superfluo in favore dell’essenziale, giusto per aver aperto la propria abitazione e organizzato una rete di assistenza materiale, spirituale e di salvezza in favore degli Ebrei, giusto per essersi reso disponibile durante la prigionia alle esigenze di altri reclusi”.

 L’altro faro della serata è stato Kader Diabate, dalla Costa d’Avorio alla Puglia, dalla prigione in Libia alla libertà, anche lui su un gommone nel mediterraneo con il suo amore per la filosofia e con i suoi sogni di riscatto. E’ appena ventiduenne eppure i suoi occhi hanno conosciuto la paura della traversata, dell’ignoto, della morte.

La sua storia di profugo, rivoluzionario e sognatore, ha disegnato una realtà che non ha nulla a che fare con certi mostruosi stereotipi presenti in molti, troppi italiani. Kader ha commosso tutti sino alle lacrime, le sue parole nette sono state uno schiaffo alla nostra politica e ai commenti disumani; hanno fatto comprendere come il limite per una pacifica convivenza più che geografico è umano e morale.

“La pace non è soltanto una parola, ma un atteggiamento da coltivare ogni giorno nella nostra vita, nei confronti dell’altro e di se stessi - ha detto Kader - per cinque anni ho dormito sul tappeto perché il mio letto era a disposizione dell’ospite. Nella cultura africana, infatti, non esiste la parola straniero: tutti gli stranieri sono ospiti a cui cedere il proprio letto!”.

A fare da corollario alle due preziose testimonianze, le relazioni di altri ospiti a cui è stato affidato il compito di mettere nero su bianco le sollecitazioni, gli input e le emozioni raccolte. Superlativo l’intervento di don Pasquale Rubini, docente di Filosofia presso la Facoltà Teologica Pugliese, che ha posto l’accento sulla persona umana, cuore della pace.

Michele Indellicato, presidente del Master in Etica della pace e docente di Etica Sociale e di Filosofia Morale presso l’Università barese ha risposto alla domanda: come costruire l’unità della famiglia umana e cosa fare per rendere la nostra società più coesa?

Vincenzo Servedio, già Dirigente Scolastico e Docente di Legislazione Scolastica presso l’Università di Bari, ha trattato il tema dell’inclusione scolastica nella legge 66 del 2017, con particolare riguardo al nuovo contesto storico culturale che si è andato disegnando a motivo dell’immigrazione.

Infine l’avv. Francesco Tuberoso, esperto esterno in “Etica giuridica”, ha chiarito e definito il significato dello ius solidal punto di vista giuridico tratteggiando luci e ombre di un principio di civiltà che stenta ad essere riconosciuto se non a certe condizioni. 

Non sono mancati momenti lirici con l’esibizione del coro e dell’orchestra scolastica diretto dal M° Daniele De Palma

e la declamazione di una poesia scritta per l’occasione dal maestro Vito De Leo che, come tutti i poeti, è stato capace di scoperchiare i sussulti interni all’animo umano esprimendoli con un abbandono delicato ed equilibrato, ben lungi da inutili sentimentalismi. 

Alle parole e alla musica si sono alternati i saluti istituzionali del sindaco, dott. Nicola Gemmato, dell’assessore alla Cultura, dott.ssa Lucrezia Chiapparino, e del dirigente Scolastico del polo liceale terlizzese, prof.ssa Anna Maria Allegretta: presenze espressive se è vero che intessere la pace vuol dire costruire la città del noi, restare connessi, condividere l’avventura di abitare questo tempo.  

La serata, moderata da Franca Maria Lorusso, avvocato ecclesiastico e docente dei Licei Sylos – Fiore, è stata davvero indimenticabile, fertile, ricca di stimoli, educativa, empatica, commovente nel senso ciceroniano: capace di cum movere, di muovere dentro e insieme.

 

Albo on line

albo on line

 

REPOSITORY SCOLASTICO

 

CODE WEEK

 

                               
 
Vai all'inizio della pagina