Perché giocare con la matematica?
Perché giocare è divertente e coinvolgente, perché favorisce la relazione con gli altri, perché insegna a gestire la sconfitta, perché consente di ricercare continuamente e velocemente nuove soluzioni, per mettersi alla prova o per provare la soddisfazione di esserci riusciti! Giocare significa imparare a districarsi nelle situazioni più disparate e risolvere problemi è una delle principali caratteristiche della matematica.
Ecco perché quest’anno la scuola ha voluto premiare le proprie eccellenze offrendo loro la possibilità di mettersi in gioco, vivendo un’esperienza indimenticabile: partecipare all’ultima tappa della competizione internazionale “XXIX Olimpiade dei giochi logici linguistici matematici - Gioiamathesis”.
Seduti nei banchi, a dire il vero troppo alti per loro, di grandi aule universitarie gremite da tanti altri concorrenti provenienti dal sud Italia, i piccoli matematici si sono dovuti cimentare in prove caratterizzate da situazioni problematiche tratte dalla vita reale, proprie di una matematica attiva che vede oltre le figure e i numeri, che richiede ricerca, scoperta e riflessione ed elaborazione di strategie risolutive.
La gara, aperta agli studenti di tutte le età, dall’ultimo anno della scuola materna fino all’università ha visto la partecipazione di 164 alunni del nostro Circolo alla prima gara di selezione nel mese di febbraio.
Di questi, 75 sono stati gli ammessi alla fase finale a Bari presso il Politecnico.
Gli emozionati piccoli finalisti (dai 5 ai 7 anni) hanno messo per la prima volta piede all’interno della struttura universitaria e, suddivisi per fasce d’età, hanno preso posto tra gli enormi banchi dislocati nelle varie aule messe a loro disposizione, incontrando alunni provenienti da altre regioni dell’Italia meridionale.
Un'osmosi di emozioni ha caratterizzato la giornata: la gioia, l'attesa e la curiosità per questa avventura che ha visto gli alunni sempre più desiderosi di mettersi "IN GIOCO" confrontandosi sia con i compagni del proprio istituto che con i coetanei provenienti da scuole di altre città.
I bambini hanno potuto contare sull’ottima preparazione didattica ricevuta e sull’impegno profuso dalle docenti che li hanno allenati alla gara e sulla puntuale cura nell’organizzazione e sviluppo del progetto nei minimi dettagli da parte della docente referente Isabella Vino, dalla realizzazione dei pass di riconoscimento per gli alunni, alla piantina con l’indicazione delle varie aule assegnate, senza dimenticare la pubblicizzazione del regolamento di gara e dei risultati conseguiti, il continuo lavoro di raccordo tra i docenti partecipanti all’iniziativa, l’individuazione del punto di raccolta all’ uscita per fare trascorrere una giornata già piena di emozioni senza ansie inutili o eccessive.
Un'esperienza decisamente unica anche per i genitori che hanno accompagnato i nostri "piccoli universitari" in questa avventura, che per loro è stata un’opportunità di crescita sicuramente da ripetere!