“E mentre il grano ti stava a sentire
dentro le mani stringevi il fucile,
dentro la bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole.
Dormi sepolto in un campo di grano,
non è la rosa, non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.”
È una delle più celebri ballate di De André: il protagonista è un soldato, Piero, che in una luminosa giornata di primavera, dopo un lunghissimo cammino iniziato nel cuore dell'inverno, varca il confine che divide due Nazioni, mentre riflette sull'inutile ferocia della guerra.
È proprio questo che noi alunni di classe 5^ della Scuola Primaria “don Pietro Pappagallo”, accompagnati dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Lucia Scarcelli, e dalle insegnanti Bilanzuolo Angela, Coppone Tonia e Mangiatordi Lucrezia, abbiamo voluto fare, partecipando alle celebrazioni del 4 Novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, presso il Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare a Bari: RICORDARE.
RICORDAREil 4 novembre, un giorno importante per la storia d’Italia, in cui si celebra l’armistizio che nel 1918 pose fine alla guerra tra l’Italia e l’Austria Ungheria.
RICORDAREche questa celebrazione ha un valore altissimo e non serve per celebrare una vittoria, ma per esaltare il valore della pace.
RICORDAREchi, sacrificando la propria vita, ci consente di vivere liberi e di esprimerci liberamente.
Così il 4 novembre presso il Sacrario di Bari abbiamo ricordato tutto questo alla presenza della Presidente della Camera Laura Boldrini, alle personalità politiche e religiose della Regione Puglia e alle rappresentanze delle Forze Armate.
Perciò, quando ci domanderanno che cosa facessimo lì, potremo rispondere loro: NOI RICORDIAMO e “verrà il giorno in cui saremo in grado di RICORDARE una tale quantità di cose che potremo costruire la più grande scavatrice meccanica della storia e scavare, in tal modo, la più grande fossa di tutti i tempi, nella quale sotterrare la guerra”.
Interclasse di Quinta