Per bullismo si intendono tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione e sopruso messe in atto da parte di un bambino/adolescente, definito “bullo” (o da parte di un gruppo), nei confronti di un altro bambino/adolescente percepito come più debole, la vittima.
Da qui è partito l’intervento dell’avv. Antonio Maria La Scala Scala che ha suscitato grande interesse e commozione tra gli alunni delle classi quinte, durante la conferenza sul bullismo e cyberbullismo “ Note di bullismo”.
La conferenza, che ha messo in evidenza anche con il supporto di immagini, l’età sempre più precoce del bullo e del bullizzato, ha evidenziato l’importanza sia da parte dei genitori sia degli insegnanti di imparare a decodificare certi comportamenti e stati d’animo dei bambini per intervenire tempestivamente e in modo adeguato.
Prevenire il bullismo si può. Come? Insegnando ai bambini fin dalla scuola primaria a capire il valore di sé e dei propri compagni, educandoli a comportamenti positivi e a interagire con gli altri in modo sano, oltre che al valore del gruppo e del lavoro di squadra.
È questa la filosofia alla base dell’attività quotidiana in classe perché siamo tutti unici e importanti.