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Si è tenuto mercoledì 1 febbraio 2023, nell’Auditorium del I C.D.  “don P. Pappagallo”, l’evento di apertura relativo al Safer Internet Day (SID), alla presenza di autorità istituzionali, il Sindaco, ing. M. De Chirico e del cav. Renato De Scisciolo, rappresentante Nazionale della Federazione  Italiana Antiracket e in collegamento, l’Ethical Hacker dell’”Associazione  Bullismo no grazie”, Maurizio Siracusa, insieme a Fabio De Nunzio, giornalista, attore, ex inviato di Striscia La Notizia e rappresentante nazionale dell’“Associazione Bullismo no grazie”.

Febbraio è il mese dedicato al SID che vede gli alunni  - di tutto il mondo - impegnati in sessioni di approfondimento sulla sicurezza in Rete, per un uso consapevole della stessa e sul ruolo attivo e responsabile che ciascuno di noi deve tenere nel mondo virtuale affinché la rete possa essere un luogo positivo e sicuro per quanti lo abitano.

Sempre più spesso si sente parlare di cyberbullismo, come manifestazione in Rete di un fenomeno ancor più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest'ultimo caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima.

 

Di qui l’accento posto dalla Dott.ssa Marilena de Trizio, Dirigente scolastico del  I C.D.  “don P. Pappagallo” che, dopo i saluti iniziali ai convenuti, ha sottolineato la strettissima interconnessione tra atti violenti di bullismo e la non conoscenza del fenomeno. 

“Di fatto, prosegue la Dott.ssa de Trizio, la matrice comune di tutte le forme di violenza è il muro dell’indifferenza conseguenza dell’analfabetismo sotteso del fenomeno, un muro che possiamo sbriciolare solo con la conoscenza e la consapevolezza del fenomeno - se conosco il fenomeno, posso assimilare, interiorizzare e denunciare.” 

 

A conclusione del suo intervento, la Dott.ssa de Trizio sottolinea “l’importanza della formazione e della conoscenza del fenomeno che, se va ben oltre il mero nozionismo e sterile informazione, diventa il primo, fondamentale passo per costruire un futuro migliore, si tratta di un processo di insegnamento-apprendimento che meglio predispone la persona in crescita che a fini preventivi apprendere in situazione.”

La consapevolezza di un fenomeno, aiuta a “pensare meglio e, soprattutto, con la propria testa”, questo l’invito del Sindaco, Ing. M. De Chirico. “La mancata conoscenza del fenomeno - prosegue - passa dalla sottovalutazione del problema che spinge all’estrema conseguenza di porre in atto atteggiamenti di solidarietà passiva e dannosa nei confronti della vittima”.

 

La conoscenza promuove la legalità in ogni sua forma, questo il leit motiv dell’intervento del cav. Renato De Scisciolo, che nei più piccoli si traduce  in atteggiamenti e azioni rispettosi delle regole, con una partecipazione attiva in qualunque ambito, da quello scolastico a quello sportivo o ogni altri ambiente comunitario.

Poi, l’atteso intervento di Fabio De Nunzio, giornalista, attore, ex inviato di Striscia La Notizia e rappresentante nazionale dell’”Associazione Bullismo no grazie”, il quale ha plasticamente posto l’accento sul trittico che compone il fenomeno bullismo: il bullo, che pone in essere atteggiamenti  violenti, la  vittima, che subisce e infine lo/gli spettatori sempre più passivi e indifferenti.

Gli alunni, invitati a dare voce ai loro pensieri sull’argomento è emersa la volontà di risolvere  “personalmente la questione” … questo fondamentalmente per  esorcizzare la paura, … “così divento coraggioso”. Solo dopo varie sollecitazioni del “buon Fabio” gli alunni hanno compreso l’importanza di fidarsi e affidarsi all’adulto: papà, mamma, insegnanti o educatori.

Infine, l’intervento dell’Ethical Hacker dell’Associazione  Bullismo no grazie, Maurizio Siracusa, che a conclusione dell’incontro, ha sottolineato le potenzialità “buone” della rete ma anche i rischi  e i tranelli che si annidano e insidiano il nostro “navigare in rete” se non adeguatamente protetti.

Diversi i casi di cronaca, peraltro già conosciuti dagli stessi alunni, che hanno mostrato in tutta la loro drammaticità le conseguenze del fenomeno del cyberbullismo, un comportamento intenzionale e vessatorio attuati nel cyberspace o tramite il cyberspace, attraverso i dispositivi tecnologici a disposizione sia dei bulli, che delle vittime. Indicativo il fenomeno delle challenge social, sfide online, una consuetudine pericolosissima seguita dai più giovani, il cui scopo è portare le vittime al suicidio.

A conclusione dell’incontro il lancio di una “buona challenge”, la sfida e insieme l’invito è stata quella di “S”bullare il bullo, invitando le vittime a denunciare e a tirare fuori la voce per contrastare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo attraverso un codice verbale e non verbale fatto di accoglienza … perché basta un abbraccio per battere il bullo.

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