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...Laboratorio di lettura ad alta voce sulla diversità.

Il 3 Dicembre 2018 si è svolta la giornata internazionale delle persone con disabilità.

Quella particolare giornata ha lo scopo di sensibilizzare le persone ed avvicinarle a coloro che sono disabili o sofferenti.

Il 1 C.D. “Don P. Pappagallo" ha voluto sensibilizzare i bambini attraverso un laboratorio di lettura ad alta voce, a cura dell’ins. Silvia de Robertis e ins. Daniela Grieco, sulla diversità con i bambini della scuola dell’infanzia.

In tale occasione sono stati letti i seguenti volumi: Rosso (Editore il Castoro), Il pentolino di Antonino (Kite Edizioni) e il Mondo è tuo (Terre di mezzo Editore). Durante il momento di lettura i bambini sono stati in un ascolto e con lo sguardo verso le immagini, sottolineando l’importanza della lettutra ad alta voce ai bambini prescolari.

Recenti ricerche scientifiche dimostrano come la lettura ad alta voce abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale che cognitivo, sviluppando meglio e precocemente la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura. Un primo messaggio che diamo agli alunni quando leggiamo o raccontiamo una storia è di tipo affettivo, perché si crea un legame tra il bambino e il libro.

Inoltre, attraverso il racconto è possibile trasmettere loro dei messaggi utili a scoprire e capire il mondo, e in tale occasione, ad accettare i propri limiti, ad andare oltre le apparenze, a credere nei propri punti di forza e talenti.

Ritornano utili le recenti parole di Papa Francesco che ci ricorda di amare “i disabili con la terapia del sorriso, la scuola dia esempio” e, la scuola "Don P. Pappagallo" di Terlizzi, ha voluto raggiungere il cuore e la mente dei bambini rispondendo ad alcuni temi fondamentali della vita:

diversità, limiti, accettazione, felicità, attraverso il potere del racconto e  provando con una storia, a cui i bambini hanno risposto con messaggi di positività, tra cui: “Ognuno è diverso”, “Ognuno è libero di essere felice”e, in ultimo, “La felicità è guardare il mondo sempre a colori”.

Silvia de Robertis